Il libro è il documento di un'epoca in cui il viaggiare era duro e la sopravvivenza dipendeva dalle risorse individuali e dall'ingegnosità con cui si affrontavano le situazioni difficili. Lo scienziato Galton, cugino di Darwin, ha pensato a tutto quello di cui i viaggiatori necessitavano in ambienti e in climi diversi e a come procurarselo. Il manuale, che era la bibbia degli esploratori dell'800, contiene consigli riguardanti il cibo, l'acqua, l'abbigliamento, le medicine, il fuoco, i rifugi, il combustibile, le barche, la caccia, la pesca, la cura degli animali della spedizione, l'orientamento, i segnali, le nozioni di alpinismo… e molto altro ancora. È impossibile riassumere il contenuto del libro, formato da più di 300 pagine di suggerimenti minuziosi, alcuni dei quali suonano oggi paradossali.
Difficile che a qualche viaggiatore venga oggi in mente di seppellire alcuni gioielli nella propria carne per avere a disposizione un piccolo capitale durante il viaggio o di segare le corna di un bue per poterlo cavalcare con minore pericolo… Altri consigli, invece, sono ancora utili per non dipendere troppo dalle cose acquistate e per diventare esperti viaggiatori.